Fin dalla sua creazione da parte di Roberto Caputo nel 1995, la Collezione Nataraj si è posta l’obiettivo di presentare libri, inediti o fuori catalogo, nella prospettiva dell’unità trascendente delle religioni. L’India e l’induismo occupano un ruolo centrale, dall’inizio di questa impresa, ma tutte le altre tradizioni sono ben accolte al tempo stesso, «stile indiano» con lo stesso entusiasmo. Così, Shiva, il «Signore della Danza», il Nataraja portò la Collezione Nataraj nella loro Danza Cosmica, con, come idea guida, queste parole di A.K. Coomaraswamy: «Non avviciniamo mai un altro credente per domandargli di diventare uno dei nostri, ma lo avviciniamo con il rispetto dovuto a colui che è già uno dei Suoi».
La Collezione Nataraj hanno pubblicato le seguenti opere:
• Tutto è Uno (Ellâm Onru): Insegnamento dell’Advaita Vedanta, trattato induista del XIX secolo sull’Advaïta-Vedanta, tradotto da Roberto Caputo
• Annamalai Swâmi: Una vita accanto Râmana Maharshi, raccolta di racconti di David Godman
• Om: la sillaba primordiale, di Roberto Caputo
• Io sono Shiva! (Shivoham): Inni alla non dualità di Shankarâcârya, poèmes de Shankarâcârya, traduction et commentaires de Roberto Caputo
• Bhagavad Gîtâ: Il canto del Beato, di Vyasa, tradotto da Émile Burnouf
• Come una Montagna di Canfora: Insegnamenti inediti di Râmana Maharshi e Annamalai Swâmi, riuniti da David Godman
• Il Tao, l’Arte, l’Amore secondo Lao Tse, de Henri Borel
• Dio in Sé: Meditazioni nel cuore dell’India e del Cristianesimo, di Roberto Caputo
• La Filosofia mistica di Simone Weil, di Gaston Kempfner
• Sguardi sul mondo antico, di Frithjof Schuon
• Tesori del Buddismo di Frithjof Schuon
• Approccio al Sofismo, di William Stoddart
• La Consolazione della filosofia, de Boèce
• Le Dhammapada, traduit par T.K. Jayaratne
• Kaivalya Upanishad, traduit par Paul Deussen
• La Lumière de l’Inde, d’Alphonse de Lamartine